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Margherite
29/12/2009 02:30:00
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Sezione: Natura
Descrizione:
“Non sono più due ma una carne sola” Dal Vangelo di Marco (10, 1-16)1 Partito di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare. 2 E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». 3 Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». 4 Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». 5 Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6 Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; 7 per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. 8 Sicché non sono più due, ma una sola carne. 9 L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». 10 Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: 11 «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; 12 se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio».
13 Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. 14 Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. 15 In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». 16 E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva. “Al principio della creazione li fece maschio e femmina”Quando si vuole capire una cosa bisogna andare alle “origini”… e l’uomo nelle sue origini è pensato come una realtà DOPPIA … “non è bene che l’uomo sia solo”.Siamo pensati per dare il nostro meglio nella COMUNIONE! Siamo voluti come un puzzle che solo nel congiungimento di tutti i suoi pezzi fa vedere il bello. Siamo diversi per l’unità, come piccole parti di un corpo, come strumenti di un'unica orchestra.Per fare questo non dobbiamo riempire del nostro orgoglio, del nostro “io” tutta la nostra esistenza. Dobbiamo imparare a fare spazio all’altro!Come è difficile!!! Tutto dentro di noi grida: ci sono io; ho bisogno di questo e di quello; voglio questo e quello; ho paura di questo e quello… E’ la fatica del “lasciare la casa del padre”, la fatica di guardare fuori di noi e non solo noi stessi!Ma questa fatica è la nostra salvezza.“Cristo Gesù non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio ma spogliò se stesso”… e si fece come gli uomini, servo degli uomini.Grazie Gesù perché ci insegni che l’Amore vero non è conquistare l’altro/a; l’Amore vero non prende dagli altri qualcosa per i propri piaceri; l’Amore vero non pensa a soddisfare i propri bisogni… Grazie Gesù perché ti sei “svuotato” della tua ricchezza per fare ricchi noi!Quando io ho amato così? Quando sono riuscito/a a considerare più importanti i bisogni delle persone che mi stavano accanto dei miei? Quando mi sono preoccupato più di offrire qualcosa a chi mi stava vicino che di prendere per i miei interessi?Non è facile certo, ma è una vita davvero DIVERSA, una vita che si CONVERTE davvero! Invece di andare nella direzione del riempire il proprio “io” si va nella direzione opposta: ci si preoccupa più di offrire se stessi ai fratelli, fosse anche solo un po’ di ascolto o un bicchiere d’acqua! “i due saranno una carne sola”Solo chi ha fatto spazio dentro di se perché le altre persone possano essere ACCOLTE allora può camminare davvero verso la comunione. Si, la comunione si realizza NON quando facciamo tutti le stesse cose, ma quando siamo davvero capaci di AVERE TUTTI A CUORE gli stessi obiettivi, la stessa meta. Si può camminare vicini ma non condividere lo scopo!Gesù si è preso cura di noi perché ha imparato ad amarci come ci ama il Padre!La comunione nasce quando anche noi siamo capaci di vederci l’un l’altro come una persona Amata da Dio e per questo degno di stima e di fiducia… Se ci fermiamo a ciò che ci distingue: uno è straniero, l’altro è stupido, l’altro puzza, l’altro è cattivo o povero… gettiamo al vento il progetto di Dio! Siamo voluti diversi per l’unità! Siamo voluti così perché solo non bastando a noi stessi impariamo a sentire il bisogno di avere UN ALTRO.Chi chiude il cuore e si ferma solo al proprio gruppetto, ai propri amici, ai propri interessi RENDE VANO l’esempio di Gesù.Signore come sono le mie relazioni? Sono capace di cercare la comunione oppure creo divisioni e distanze?“da questo tutti capiranno che siete miei discepoli: dall’amore che avrete gli uni per gli altri”Cosa capisce di me chi mi vede? Si capisce che sono tuo discepolo? “per la durezza del vostro cuore”Mosè ha dovuto scrivere una legge perché la gente pensava solo a se stesso ed ai propri piaceri e non erano capaci di sopportarsi gli uni gli altri, soprattutto in famiglia.Quando il cuore diventa DURO, chiuso su di sé, vecchio, non si è più capaci di accettare nessuno.Meno male Signore che il tuo cuore è sempre “giovane”, pronto a perdonarci! Meno male che tu sei come un Padre buono, una Madre amorevole, che di fronte alle “cadute” del proprio piccolo sa risollevarlo e dargli ancora fiducia… altrimenti non impareremmo mai a camminare. Aiutaci Signore a non essere “sclerotici” nel cuore, a non “adulterare” il tuo progetto!Tu ci hai creati per fare comunione tra noi e con Te, donaci la forza dello Spirito che non ci faccia fermare a metà strada.