inserito da vincetizi, 23/10/2010 22:54:32
UN NOSTRO CONTRIBUTO SULLA PASTORALE DEI FIDANZATI CHE CON MIA MOGLIE, CONDIVIDIAMO DA OLTRE 15 ANNI
E anche noi, prendendo spunto da questo proverbio, vogliamo andare subito “al sodo”! Infatti, crediamo che iniziare il cammino verso il Matrimonio preparandosi adeguatamente, sia sicuramente una delle armi vincenti che una coppia può avere tra le mani.
Sia un modo, insomma, per “ben cominciare”.
Ma ha ancora un senso proporre oggi un cammino di preparazione al Matrimonio ? Oggi che tra le coppie che chiedono di sposarsi in Chiesa, la percentuale di già conviventi supera abbondantemente il 50% - 60% ? Ha un senso parlare di “scoperta dell’altro/a” a una coppia che convive già da due o tre anni? Ha un senso parlare di dialogo o conflittualità a una coppia che, probabilmente, ne ha già fatto e-sperienza a proprie spese?
Noi riteniamo senza alcun dubbio che la risposta a tutti questi quesiti sia certamente “Sì”!
E questo non certo per “tutelare la categoria” ma perché una risposta di questo genere possiamo darla solo se vediamo questo itinerario come un vero cammino di riscoperta dei valori veri del Matrimonio, svelati con la luce della parola di Dio.
Il nostro obiettivo in tutti questi anni (ormai più di 15) è sempre stato quello di far scoprire, o ri-scoprire, alle coppie che hanno deciso di sposarsi in questo modo (oggi non più così scontato) le meraviglie che la loro unione può riservargli, se decidono di scegliere Cristo come loro stabile compagno di viaggio invece che come semplice “albergatore” che da in “affitto” la propria “casa” per un giorno.
Conviventi o meno, poco importa; anche quest’anno che sono in maggioranza, stiamo cercando innanzitutto di offrire loro la meraviglia del messaggio di Cristo agli sposi, dell’amore di Dio come archetipo dell’amore coniugale.
Gesù ama la sua Chiesa in modo unico, fedele, fecondo, come uno sposo innamoratissimo della sua sposa. È "il suo Salvatore". Essa è tutto per Lui.
Amandola, Gesù offre un modello originale di amore sponsale: "Voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa” e ancora: “ La donna sia rispettosa verso il marito" (Ef. 5,25-26&46!41&.
Solo se partiamo da questa considerazione possiamo vedere la luce che traspare in ogni coppia che decide di mettersi in discussione sul tema dell’amore: diventare "due in una sola carne" (Gen. 2,24) è la legge dell’amore che anima la vita della coppia cristiana.
Essere sposi non è solo vivere l’uno con l’altro, ma vivere nell’amore uno per l’altro, entrare nel mistero della persona dell’altro, dare spazio all’altro nel proprio cuore.
“Amarci come Cristo ci ama", con gesti umani, ma con intensità divina, è lo stile di vita della coppia cristiana, alla quale è affidato un duplice impegno: interpretare il proprio amore come Cristo lo interpreta e vivere il proprio amore con la stessa intensità con cui Cristo lo vive.
Questo stile di vita costituisce il mettersi in cammino verso la santità coniugale (e familiare): "Essere due in una carne sola nell’amore" nella vita concreta di ogni giorno, è il miracolo quotidiano che rivela la tensione della coppia alla santità.
Ma come trasmettere alle coppie questo desiderio di mettersi in cammino ?
Parlare oggi di fedeltà, misericordia, perdono reciproco, comprensione dell’altro/a, valorizzazione dell’altro/a come dono gratuito di Dio, abolizione dell’io per far posto al “Tu” e al Noi, unicità e indissolubilità, può sembrare anacronistico, superato.
E invece noi pensiamo che siano le uniche motivazioni per le quali vale la pena di iniziare la meravigliosa avventura del Matrimonio; utili bagagli con i quali riempire i nostri zaini prima di incamminarsi in due sulla strada della salvezza, sulla strada a volte faticosa, forse ripida, ma certa, che ci porta a Cristo.
Bagagli pesanti a volte, che sembra ci complichino il cammino; ma indispensabili a nostro avviso, per non trovarsi spiazzati, o già troppo stanchi al primo ostacolo e decidere di rinunciare invece che superarlo e andare avanti.
Mettersi in discussione ogni giorno, in ogni momento, confrontandoci con la Parola di Dio, fermandoci a riflettere ogni qualvolta il nostro amore lo richiede, ogni qualvolta l’altro/a ce lo chiede, trarre spunti positivi per la crescita da ogni momento della vita di sposi, soprattutto dagli errori, dalle cadute, dalle incertezze, aiutarsi, aspettarsi, riconciliarsi e ricominciare ogni volta con l’energia nuova che solo la fede e la Sua parola sanno darci.
Questo è il cammino che cerchiamo di proporre, questo è ciò che cerchiamo di trasmettere alle coppie che chiedono il Matrimonio in Cristo: il Sacramento. Proporre un modello di Amore che trae nutrimento solo dal Vangelo e con il quale si confronta quotidianamente, è forse oggi la sola scelta vincente da intraprendere, in una società che ha messo sullo stesso “scaffale” del suo supermarket dell’usa-e-getta: il matrimonio, le unioni di fatto, le ambigue convivenze, i PACS e quant’altro, facendone solo merce da consumare e gettare una volta esaurita o rotta.
Noi crediamo che l’amore, quello in cui deve regnare la PAX (che si pronuncia allo stesso modo ma è altra cosa…) sia tutt’altro affare, soprattutto se riusciamo a vederlo in un ottica “vocazionale”, come vera scelta di vita, ed è per questo che siamo certi che proporre tutto ciò ha certamente ancora un senso; ecco perché, anche se a volte può costare fatica, continuiamo a farlo con gioia.
Concludendo, vorremmo proporre ciò che il compianto Santo Padre Giovanni Paolo II disse proprio a questo proposito - Imboccare la via della vocazione matrimoniale significa imparare l’amore sponsale giorno per giorno, anno per anno: l’amore secondo l’anima e il corpo, l’amore che è “paziente , è benigno, che non cerca il suo… e non tiene conto del male”; L’amore che sa “compiacersi della verità”, l’amore che “tutto sopporta” (1Cor. 13, 4-7). Proprio di questo amore voi, giovani, avete bisogno, se il vostro futuro matrimonio deve “superare” la prova di tutta la vita. - E proprio questa prova fa parte dell’essenza stessa della vocazione che, mediante il matrimonio, intendete inscrivere nel progetto della vostra vita”
Ecco perché pensiamo che chi decide di “ben cominciare” con Cristo il suo cammino Matrimoniale “…è già a metà dell’opera”!
Tiziana & Vincenzo
Tiziana e Vincenzo,
grazie di cuore per la vostra bellissima testimonianza!! L'ho letta tutta di un fiato e quante verità ci si trovano dentro...quante frasi si "sposano" perfettamente con la nostra quotidianità. E' bello che ci siano ancora persone che vivono trasmettendo questo entusiamo ai fidanzati ed ai giovani sposi...che non è buonismo, superficialità, "è tutto facile", "è tutto bello", ma un entusiasmo profondo che nasce dalla certezza di chi nel cuore ha Gesù Cristo ed ha sperimentato che si può essere in Tre, una carne sola.
Grazie, ancora.