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Antropologo ed educatore, sta animando con enorme successo una rivoluzione culturale per l’amore in mezzo mondo. Il fondatore di Italia Solidale racconta come è arrivato alla Nuova Cultura che sta salvando tanti bambini.
Mer 08 Apr 2009 | di Giuseppe Stabile, tratto da Acqua & Sapone - Febbraio 2009

Avete mai incontrato un vulcano? Padre Angelo Benolli sprigiona continuamente gioia e creatività, irradiando un’energia sempre positiva capace di illuminare l’esistenza di chiunque lo incontri, fino ad arrivare alle moltitudini di bambini che ha salvato dalla fame in tutto il Mondo.

Padre Benolli, il suo modo d’essere è davvero contagioso, anche se può facilmente mettere in crisi!
«Fin da giovanissimo ho sempre tutelato la mia identità e non mi sono mai adattato, neanche alla famiglia ed alla scuola, anche se non sono mai stato contro di esse. Semplicemente, ho sempre ritenuto necessario tutelare le mie energie, personali e divine, lottando per non perderle con gli altri, chiunque essi siano. Quest’atteggiamento mi ha portato a non rimanere passivo di fronte alle nefandezze delle ideologie ed alle falsità degli idealismi, cercando un modo concreto per risolvere tutti gli inganni».
Come vedere e risolvere le falsità di Vita?
«È necessario entrare dentro la storia di ogni persona e sostenerla nella lotta contro i suoi condizionamenti inconsci e tutte le negatività. Il peggiore dei mali è adattarsi agli altri, mentre la Creazione, le Sacre Scritture, la Scienza e l’esperienza ci confermano che ogni Persona è indipendente da tutti. Ho svolto un grande lavoro per arrivare a cambiare radicalmente sia la psicologia e la psicanalisi sia una spiritualità che non si occupa di questi drammi».

Trasformare la psicologia e la pastorale è un obiettivo gigantesco!
«È stato Dio che mi ha permesso di realizzare tutto questo ed in mille modi mi ha fatto intuire cose così profonde. Da parte mia, sono più di quarant’anni che quasi ogni giorno, per almeno otto ore, incontro in colloqui individuali molte persone e coppie di tutte le “razze”, civiltà e religioni: nasce così la “Nuova Cultura di Vita” che rivoluziona l’inconscio e fa fronte a tutte le falsità che si sono accumulate nei secoli. Vorrei che quest’immenso tesoro donatomi da Dio fosse sempre rispettato e che altri, indipendentemente da me, lo portassero avanti».

Cosa c’entra l’inconscio con la religione?
«L’essere umano, che ha circa il 90% delle energie personali inconsce, è stato creato da Dio a Sua immagine e somiglianza. Dio è il conscio dell’inconscio».
In cosa consiste la “Nuova Cultura di Vita” che lei propone?
«Questa rivoluzionaria proposta culturale parte dall’esperienza personale dell’inconscio per aiutare ognuno a tornare un bambino indipendente con Dio. Fin dall’alba dei tempi, la nascita d’ogni bambino rappresenta una novità assoluta con la quale Dio illumina l’Universo. La mia proposta nasce dai bambini, cercando di comprendere la loro immensa grandiosità ma anche quando e come, a livello inconscio, non sono rispettati. Per quattro anni ne ho studiato approfonditamente lo sviluppo intrauterino e sono rimasto affascinato!».

Cosa ha imparato dallo studio della vita prenatale?
«Anzitutto che il nuovo essere, nei primi 30 giorni dal concepimento, è completamente indipendente dalla madre. C’è solo la Persona con Dio immersa nella Libertà, nell’Amore e nella Pace, totalmente autonoma dai genitori ed anche dal Creatore. Generalmente però, dopo il primo mese, con l’intensificarsi degli scambi attraverso il cordone ombelicale, il bambino percepisce il contrasto tra ciò che ha sperimentato fino allora ed il modo d’essere della madre. Questa sofferenza risulta evidente anche nelle cellule nervose embrionali, le cui connessioni, chiamate sinapsi, entrano in subbuglio. Naturalmente, tutto ciò avviene a livello inconscio: il bambino, senza volerlo, reagisce alla madre che crede di amare il figlio. In realtà la genitrice spesso non ne è capace, perché a sua volta, fin da bambina, ha sperimentato una cultura senza vero amore e rispetto».

Qual è il significato antropologico e biologico dell’unicità ed irripetibilità di ogni individuo che viene al mondo?
«I più recenti studi di biologia, ma anche di fisica, hanno aperto il campo ad una vera rivoluzione antropologica, dando ulteriore conferma alle parole della Genesi e di Gesù sull’assoluta indipendenza delle energie personali di ognuno dagli altri esseri umani, ad iniziare dai genitori. Accenno solo alla fondamentale azione della cosiddetta “forza epigenica” (al di fuori dei geni, ndr), senza la quale non potrebbe avvenire lo sviluppo di nessun organismo: nell’embrione umano, quando è ancora staccato dalla madre, la “forza epigenica” dà luogo alle cellule somatiche ed a quelle germinali. Nelle prime, come noto, c’è il DNA dei genitori dal quale derivano le somiglianze fisiche del futuro bambino; invece, le cellule germinali, dalle quali si formeranno i futuri ovuli o spermatozoi, “cancellano le impronte” impresse sul DNA dei genitori e formano un DNA completamente nuovo, unico ed irripetibile. Le loro peculiarità biologiche di cellule totipotenti, immortali e sessuali, rimandano rispettivamente alla forza creatrice di Dio, all’anima ed all’identità sessuale presenti già nell’embrione, in altre parole alle tre forze primarie costitutive d’ogni Persona, energie sempre indipendenti che si sviluppano solo nell’Amore. Per questo, come dice Gesù, la primazia del bambino va sempre vista e rispettata».

Quali riflessi può avere sullo sviluppo del bambino la relazione con genitori non maturi ed inconsciamente condizionati?
«Quando non c’è l’amore, che è il rispetto e lo scambio del rispetto, il bambino, fin dalla prima relazione intrauterina con la madre, ne risente nella sua anima (o carattere personale), quindi nella sua Fede, dato che non crede più all’amore, e di conseguenza la sua identità sessuale non può maturare. Questa sofferenza, attraverso i nervi del sistema neurovegetativo inconscio, è veicolata sugli organi del corpo che possono ammalarsi: la maggior parte delle malattie proviene da questi disordini. Inoltre, ne soffre anche la mente razionale che, irrorata dalle medesime forze inconsce soprattutto attraverso l’ipotalamo, non potrà essere sapiente».

Nella storia dell’umanità i bambini hanno ricevuto il rispetto e l’amore di cui avevano bisogno?
«Gli uomini sono sempre stati molto presuntuosi, pieni di sé e delle loro idee, senza mai comprendere del tutto la grandiosità ed i bisogni indipendenti del bambino. Quindi, come potevano rispettarlo? Solo la Madonna lo ha fatto nella pienezza dei tempi. Non a caso, Gesù per nascere ha aspettato di trovare una persona come Maria, completamente libera, matura e pulita. Ecco dunque la meraviglia di Cristo, il bambino, che è stoltezza per la mente e scandalo per le leggi! Oggi, dopo duemila anni, siamo di fronte ad una svolta storica: i figli vogliono solo l’Amore come lo dona loro Dio e, finché i genitori non vivranno secondo questa “Nuova Cultura di Vita”, i bambini continueranno a soffrire».

Perché la “Nuova Cultura di Vita” da lei elaborata rappresenta una svolta storica?
«Prima della scoperta dell’inconscio non poteva esserci la possibilità di vedere e risolvere i drammi personali. Solo agli inizi del Novecento c’è stata la fondamentale scoperta dell’inconscio da parte di Freud, un ebreo ateo, grande amante dell’umanità. Ma non era sufficiente: il valente studioso austriaco parlava di eros e thanatos (istinto di vita e morte, ndr), mentre la Vita è solo Amore. Oggi comprendiamo come le energie inconsce dell’uomo, se non rispettate ed amate, producono meccanismi di difesa e subiscono condizionamenti diabolici. Dopo anni d’esperienza e di studio, ho cambiato l’impostazione di Freud con la grande novità dell’”Io Potenziale”, dove c’è tutta la Creazione e l’Albero della Vita».

Come si pongono la società civile e la Chiesa Cattolica di fronte alla radicale rivoluzione culturale da lei prospettata?
«Qualche anno fa, durante un colloquio privato, Papa Wojtyla mi disse: “La proposta culturale da te elaborata è necessaria, ma talmente nuova che trascorreranno più di due secoli prima che si affermi”. Credo che avesse ragione, anche se sono fiducioso nell’Amore di Dio, nell’Io Potenziale delle persone e nella Sapienza della Chiesa. A questo proposito siamo molto felici di avere dal Pontificio Consiglio della Cultura un prezioso sostegno alla nostra azione culturale, anche attraverso il patrocinio della nostra importante iniziativa “Tavolo Cultura è Vita”».

Come accolgono la “Nuova Cultura di Vita” le varie popolazioni, religioni e civiltà che lei incontra nella sua attività missionaria per salvare i bambini dalla morte?
«Questa nuova antropologia trova una forte adesione nelle persone più semplici e nelle popolazioni più primitive: attraverso Italia Solidale onlus, l’associazione da me fondata molti anni fa, raggiungiamo ormai oltre due milioni di persone nei vari Continenti! Tutto questo è il frutto di un lunghissimo lavoro missionario insieme alle migliaia di donatori che hanno con noi una adozione a distanza di un bambino povero per combattere, senza assistenzialismo e grandi organizzazioni, l’immane strage dei 26.000 fanciulli sotto i cinque anni che ogni giorno scompaiono per fame. C’impegniamo affinché i bambini non muoiano più, né fisicamente né spiritualmente, costruendo una vera Chiesa ecumenica, con una forte comunione tra i donatori ed i poveri sulla base della nostra proposta culturale. Tuttavia, dopo tante esperienze missionarie, ho constatato che la vera morte, cioè la mancanza di Vita, è soprattutto qui tra noi!».

Perché in Italia e nei Paesi Occidentali aumenta il disagio e la sofferenza?
«La fame del corpo nel Sud del Mondo è strettamente collegata alla fame dello Spirito che c’è nelle Nazioni industrializzate. Tutti vedono quanto soffre oggi la gente: la maggioranza delle famiglie si separa e dilagano le malattie, dall’epidemia di cancro alla depressione ed alla sterilità che avanzano in modo impressionante. Di fronte a tutto questo troviamo una scienza spesso incompleta che si sofferma prevalentemente sul lato biochimico dell’essere umano, mentre oggi molte persone, non sperimentando Amore, hanno perso l’anima. Però se l’anima muore, la sessualità è disturbata ed il sistema neurovegetativo, attraverso i nervi, si fa portatore di energie ridotte che, come affermato anche dalla medicina psicosomatica, provocano la maggior parte delle malattie e delle sofferenze psicofisiche. Grazie a Dio però, oggi, dopo duemila anni, abbiamo la possibilità di rendere più concreto l’invito che Gesù fece ai suoi discepoli di andare tra la gente senza farsi condizionare da uomini e demoni, guarendo così ogni sorta di malattia».

Ho ascoltato e letto molte testimonianze di persone guarite nel corpo e nello spirito dopo aver sperimentato un serio e continuo cammino personale secondo la sua proposta culturale. Come mai un’opera come la sua è sempre stata lontana dalla popolarità e dalle folle?
«Ringrazio Dio per questo e sono contento d’essere sacerdote, vale a dire un uomo che sostiene sempre la libertà degli altri senza mai sostituirsi a Dio ed alla Persona. Non posso sopportare nessun idealismo e, ancora meno, i santoni ed i guaritori! Voglio anzitutto essere io stesso una persona con le mie energie personali pulite in Dio, come Maria. Inoltre, desidero incontrare solamente persone disposte ad entrare nella propria storia per affrancarsi da ogni falsità, perché non si è mai veramente guariti se non si è liberi dai condizionamenti inconsci. Le numerose guarigioni avvenute nelle nostre comunità le ha compiute Dio, ma soltanto quando il diretto interessato, con il sostegno personale e l’approfondimento dei miei libri, si è impegnato profondamente per smascherare tutti i suoi inganni».

È stato appena pubblicato il suo ultimo libro “La Vita non si inganna”: con quale spirito lo ha scritto?
«Vorrei aiutare tutti a riconoscere gli inganni ed a liberarsene. Per fare questo bisogna sperimentare l’enorme rivoluzione di scoprire l’inconscio come Dio l’ha creato e guarirlo con il Suo Amore, fuori d’ogni razionalità e dipendenza. Questo libro è uno strumento necessario per ritrovare le proprie energie di Vita ed il mio proposito è sostenere chi vuole arrivare ad un’esistenza piena di salute, per un’autentica esperienza di amore, pace e gioia, per sé e per gli altri».
pippo

pippo

Collaboratore di Animatamente. Animatore junior.

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