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Clip Art Religiose - Il giovane ricco 2
22/11/2009 23:58:00
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Sezione: Immagini per l'animazione
Descrizione:
Vangelo di Marco 10,17-30 - Il Giovane ricco
Commento del testo tratto da "Parole Nuove - Commenti al Vangelo" Qumran.net in collaborazione con lachiesa.it
Commento del testo:
Marco 10,17-19: I comandamenti e la vita eterna
Una persona arriva e chiede: "Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?" Il vangelo di Matteo dice che si trattava di un giovane (Mt 19,20.22). Gesù risponde bruscamente: "Perché mi chiami buono. Nessuno è buono, se non Dio solo!" Gesù devia l'attenzione da se stesso verso Dio, poiché gli interessa fare la volontà del Padre, rivelare il Progetto del Padre. Subito Gesù: "Tu conosci i comandamenti: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora il padre e la madre". Il giovane aveva chiesto cosa fare per ereditare la vita eterna. Voleva vivere accanto a Dio! E Gesù gli ricorda solo i comandamenti che indicano una vita accanto al prossimo! Non ricorda i tre primi comandamenti che definiscono il rapporto con Dio! Per Gesù, riusciamo solo a stare bene con Dio, se riusciamo a stare bene con il prossimo. Non ci si può ingannare. La porta per arrivare a Dio è il prossimo. Non un'altra!
Marco 10,20: Osservare i comandamenti, a cosa serve?
Il giovane risponde che già osserva i comandamenti da molto tempo. Ciò che è strano, è ciò che segue. Il giovane ha chiesto di sapere qual è il cammino della vita eterna. Ora, il cammino della vita eterna era e continua ad essere: fare la volontà di Dio espressa nei comandamenti. Vuol dire che quell' uomo osservava i comandamenti senza sapere a cosa servono! Non sapeva che l'osservanza dei comandamenti che lui praticava, fin dalla sua infanzia, era il cammino per giungere fino a Dio, fino alla vita eterna. E' come molti cattolici di oggi che non sanno a cosa serve essere cattolici. "Sono nato in Italia, sono nato in Irlanda, per questo sono cattolico!" Un'abitudine!
Marco 10,21-22: Condividere i beni con i poveri
Gesù lo guarda, lo ama e gli dice: Solo una cosa ti manca: va, vendi ciò che tieni, dallo ai poveri ed avrai un tesoro nel cielo, e poi vieni e seguimi! Gesù non condanna il giovane, non lo critica, ma cerca di aiutarlo a fare un passo in più nella vita. La conversione che Gesù chiede è progressiva. L'osservanza dei comandamenti non è che il primo gradino di una scala che va più lontano e più in alto. Gesù chiede di più! L'osservanza dei comandamenti prepara la persona a poter giungere al dono totale di sé a favore del prossimo. I Dieci Comandamenti sono il cammino per giungere alla pratica perfetta dei due comandamenti dell'amore verso Dio e verso il prossimo (Mc 12,29-31; Mt 7,12). Gesù chiede molto, ma lo chiede con molto amore. Il giovane non accetta la proposta di Gesù e se ne va "perché era molto ricco".
Marco 10,23-27: Il cammello e la cruna dell'ago
Dopo che il giovane si allontana, Gesù commenta la sua decisione: Come è difficile per un ricco entrare nel Regno di Dio! I discepoli rimangono sbigottiti. Gesù ripete la stessa frase ed aggiunge un proverbio che si usava per indicare una cosa umanamente impossibile. E' più facile per un cammello passare per la cruna i un ago che per un ricco entrare nel Regno di Dio! Ogni popolazione ha le sue espressioni ed i suoi proverbi che non possono essere presi letteralmente. Per esempio, in Brasile, per dire che una persona non deve più dar fastidio agli altri si dice: "Vattene a fare un bagno!" Se si prende questa espressione letteralmente la persona è ingannata e non si rende conto del messaggio! Lo stesso dicasi per il cammello che deve passare per la cruna di un ago. Impossibile!
I discepoli rimangono sbigottiti con l'affermazione di Gesù! Segno questo che non avevano capito la risposta di Gesù al giovane ricco: "Va, vendi tutto, dallo ai poveri, e vieni e seguimi!" Il giovane aveva osservato i comandamenti, ma senza capire il perché dell'osservanza. Qualcosa di simile stava avvenendo con i discepoli. Per seguire Gesù loro avevano abbandonato tutti i beni (Mc 1,18.20), ma senza capire il perché dell'abbandono! Perché, se l'avessero capito, non sarebbero rimasti così sbigottiti davanti all'esigenza di Gesù. Quando la ricchezza o il desiderio di ricchezza occupa il cuore e lo sguardo della persona, questa non riesce a capire il senso della vita e del vangelo. Solo Dio stesso può aiutarla! "Per gli uomini questo è impossibile, ma non per Dio. Poiché a Dio tutto è possibile".
Quando Gesù parla della quasi impossibilità del fatto che "un ricco entri nel Regno di Dio", si riferisce, non in primo luogo all'entrata in cielo dopo la morte, ma sì all'entrata nella comunità attorno a Gesù. Fino ad oggi, è molto difficile ad un ricco abbandonare tutto ed entrare in una piccola comunità ecclesiale di base e sedersi accanto ai poveri, insieme a loro, per così seguire Gesù.
Marco 10,28-30: La conversazione tra Gesù e Pietro
Pietro aveva capito che "entrare nel Regno di Dio" era la stessa cosa che seguire Gesù in povertà, poi le chiede: "Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito. Che avremo in seguito?" Malgrado l'abbandono, Pietro aveva la mentalità di prima. Ancora non aveva capito il senso del servizio e della gratuità. Lui ed i suoi compagni abbandonarono tutto per avere qualcosa in cambio: "Che avremo in seguito?" La risposta di Gesù è simbolica. Lascia intravedere che non devono aspettarsi nessun vantaggio, nessuna sicurezza, nessuna promozione. Riceveranno il centuplo, questo sì! Ma con persecuzioni in questa vita! Nel mondo futuro avranno la vita eterna di cui parlava il giovane ricco. "In verità, in verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna."